mercoledì 5 dicembre 2012

Sogni concreti e astrazioni siderali


Infliggo
ai miei de_sideri
la forma di ossimori.

Le ipnagogiche
deste visioni / vanno sbiadendo,
l'oniromante districa
ghignando / le ife subdole:
E io, vittima succuba,
esausta soccombo.

lunedì 26 novembre 2012

penso a tutti i piccoli festeggiamenti che ho completamente dimenticato e che arrivano infesteggiabili e inaspettati come mazzate qualche tempo dopo

mercoledì 21 novembre 2012

Assuefatta


Con un'insicurezza pallida
sussurri che non vuoi più fuggire
in nessun luogo.

Sorridi, i capelli mossi dal vento
e stringi le mie mani
sull'abisso.

giovedì 15 novembre 2012

Point of view

You carved my soul in your beliefs:
am I now supposed to fall
down on my knees and plead
for a forgiveness I don't crave?

Humans are beasts of pray
They carry (out) the burden of a sin
that makes them guilty
no more than a dream.

giovedì 1 novembre 2012

The ideas are quickening
miscarried.

martedì 23 ottobre 2012

incontrastato

come metastasi il nulla invade ogni aspetto di faticosa utilità
atrofizzati i minuti ad uno ad uno
decadono

mercoledì 17 ottobre 2012

Pensieri random da autobus

Il viaggio metropoli-paesello è sempre un'avventura, quando poi l'autobus è l'ultimo della giornata e fa il giro dell'onanese c'è discreto tempo per la meditazione yogica nota anche come pascolata superiore.
Allora, cominciamo da te, giovane ragazza seduta sul sedile accanto al mio ma dall'altra parte del corridoio. Rossetto rosso, occhiali con lenti fasulle e montatura grossa, capelli lisci e lunghi e basco. Mi piace da morire il tuo stile indie, ma sarai la terza ragazza identica che vedo solo oggi, perché mai?
E tu, ragazzo gentile e ubriaco che giustifichi di fronte a me la tua perdita di equilibrio dando la colpa alle curve, mi vedi così anziana da doverti scusare? O da non riconoscere il penetrante odore di canna che emani?
Che poi giusto oggi una tipa mi ha chiamato signora. E quella del forno mi ha detto "si vede che sei stanca". Ma chi te l'ha data 'sta confidenza?!
Vorrei prendere a capocciate quei tre ragazzi qui dietro che si sfottono chiamandosi frocio o finocchio.
Non sono le 18.14 del 29 dicembre, caro orologio della Cotral.
Vorrei farmi un tatuaggio tipo stronzo chi legge o mad°nna avvelenata, così, qualcosa che rispecchi il mio animo gentile e in questo momento così aperto e fiducioso nel prossimo. O qualcosa di musical fumettistico, una Siouxsie, un Morpheus,il cuore delle zucche, i Tool. I Cure direi di no, troppo inflazionati. Certo ci fosse un tatuaggio che cambia random mi metterei una serie di citazioni musicali, non sarebbe male. Già ne ho in mente una dozzina. Un embed di youtube si può tatuare? I tatuaggi sono così statici e monopiattaforma, un ipertatuaggio è la svolta del futuro. Con eInk 2.0 per cyberSkin.

venerdì 5 ottobre 2012

Pensieri spaiati nella nostra tarda notte, (ovvero: la relatività dell'altrui sofferenza)

Il flacone d'empatia
s'è rovesciato a terra.
Ventuno grammi d'inchiostro
Ventuno lettere
ventuno proiettili.

L'anima tace, sorda.

lunedì 1 ottobre 2012

folgorazione

taglio le idee col frullino
così m'illumino con le scintille

domenica 23 settembre 2012

Aruspex

Nell'atmosfera pallida
Vanth stringe la mia mano
e mi conduce dove il fronte d'aria fredda
avanza.

Come d'ovino il mio fegato parla,
rivela ad altri il viaggio sempre uguale.
Lauchum sorride e legge - è da Sud Ovest:
è da lì che giungeranno i fortunali
(è da lì che sta soffiando il vento)
vestiti d'ombre lunghe e sonni inquieti.

Ride, Tarchies, della follia rasena
A terra mi ha legata, e sono solo terra
in divenire.


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Questa poesia era per il contest, inizialmente, dato che il tema è "21 grammi". 21 grammi: il peso dell'anima, questa è la leggenda e robe simili. Per cui ho pensato di scrivere una cosa su uno che muore nel momento che muore.
Poi è venuta tutta l'etruscologia studiata negli ultimi mesi per l'esame.
Solo che mi sembra così pesante....
L'idea è di un sacrificio umano inutile, un aruspice uccide una persona per leggere nel suo fegato la volontà degli dei (di solito è delle pecore).
Il sud è il luogo dove risiedono gli dei ctoni, relativi al passato : i presagi vengono dal passato, quindi comunque da una storia già scritta. Ma anche dei silvani e terreni.
L'ovest è il luogo infausto, delle divinità ostili.
In realtà il sacrificio è inutile perché da lì già sta soffiando il vento, la bufera arriverà da lì.
E poi è ovvio che i nemici arrivano da sud e ovest, dato che i greci, nemici degli etruschi nel V secolo, arrivarono via mare, quindi sulla costa occidentale (ricordiamo che i tirreni o etruschi o rasena erano pirati).
Vanth poi è una divinità psicopompa, lauchum è il lucumone, il sacerdote-re e unico interprete dei segni divini, Tarchies o Tagete è un fanciullo divino che ha rivelato a tale Tarconte i principi dell'aruspicina.
Le ombre lunghe è un riferimento a questo: http://it.wikipedia.org/wiki/Ombra_della_sera

Insomma, è troppo elaborata, macchinosa e complessa, troppo pomposa per il mio stile... Però mi piace. Ma non va bene per il contest. Rimane qui.

giovedì 13 settembre 2012

Procrastinate


never gonna be ready
it's not been raining for such a long time
i've started to feel the rain inside my head

then suddenly the autumn
i start to skip what i'm due.


domenica 9 settembre 2012

My scary self

Out of view / my eyes cannot see
that far. That deep. That true /
the storyline turns blue.

The storyteller's stunned, how amazing
unpredictable!
The landscape run out of colors,
and I just sit and glaze a candy sky. Yelling,
is my mother at me now,
what did you do to your life, how
you happened to find yourself
trapped in the light?

I can't help, just replies
the opposide side of my self,
it's like being bounded in a web,
tied to the bouncing sounds. Shall I
handle what remains?
Or just rest
on the wasted relics of what
that used to be my future?


martedì 4 settembre 2012

Inadeguato ottimismo

Caffè americano in una tazza gigante, fumante.
Sulla poltrona a poltrire, annusando la pioggia fine.
La sensazione della stoffa sulla pelle: felpa, dopo un risveglio tipo bruco imbozzolato.

Ora che riesco a respirare di nuovo provo un'incauta e speranzosa energia.
Qualcosa protesta, il contraltare è il realismo di una stampella di metallo abbandonata senza abiti sul pavimento da mesi.

Menzognero

Facebook mente.
Ho meno di una manciata di amici, che marciscono come pomodori attaccati alla pianta dopo una pioggia.
Meno di me stessa.
Affondo e affogo nel mare di fango che altro non è che il mio quotidiano.

venerdì 24 agosto 2012

prayers for rain



preoccupazioni e occupazioni randomizzate, letture lente, passeggiate immobili, le nuvole non si sbottonanol manco a pagarle.
non piange, questo cielo, il suo sorriso è teso, duro, falso, è una maschera che affoga la sofferenza nell'azzurro, ma mai che si lasci scappare una lacrima.

venerdì 20 luglio 2012

Blu di metilene

Di attimi malinconici,
di notti insonni e melense apparizioni ipnagogiche che si faranno reali con la dolcezza della vicinanza.
E mi ributto su Brian Eno e sugli ascolti sapidi, e penso a quel che ho, agli occhi pieni del rumore dei ciottoli agitati dall'acqua.
E alla distrazione della bellezza che se è troppa fa fare brutte figure.

domenica 1 luglio 2012

Parentesi



è la vita, - dice
e la sabbia sferza il suo sorriso
- Bisogna adattarsi e respirare fuor d'acqua
ma inalo solo l'odore acre del fumo.

giovedì 28 giugno 2012

Kabrula kaysay Brula Amal amala senda Kumahn Brendhaa

Mi metto le mani nei capelli, intrecciandoli di dubbi. Può forse la nuova riscoperta di un ennesimo universo farmi ulteriormente vacillare?
Aliena osservo, incapace di giudicare. E sembra, da tanto, di farmi capire. 
Vorrei smetterla di arrancare e fermarmi, da sola, a riposare.

domenica 24 giugno 2012

Un'altra giornata sprecata, un'altra vita sprecata a cercare di far perdere le mie tracce - a cercare di mettermi in pace, di darmi una risposta.
Ascolti in loop che coprono questo vuoto.



martedì 19 giugno 2012

C:\Documents and Settings\Ellen\Documenti\Ellen\Varie\Progetti più o meno fallimentari

Ho una cartella sul pc che si chiama "progetti più o meno fallimentari", in cui ho archiviato tutti i dati, codici, immagini delle mille cose improbabili che ho iniziato e abbandonato più o meno a metà. I mille progetti partiti in quarta e rimasti a marcire in una bella cartella sul desktop, che poi è stata spostata nei documenti per poi essere relegata nella cartella "Varie", che raccoglie un calderone di appunti in txt, log di chattate, screenshot, foto di persone, incipit di racconti e progetti risalenti anche al 2003 {anno in cui dovetti abbattere il mio primo pc (2GB di memoria) a martellate, dato che non caricava più (perdendo i racconti che avrebbero fatto di me una precoce autrice weird emo romance, suppongo che non sia stata poi una gran perdita)}.
Adesso sul mio desktop ho poche cartelle, ma quasi tutte sono progetti lasciati a metà. La traduzione per Lukas, tipo, la correzione della tesi da mandare all'editore per un controllo preventivo (valuteremo un'eventuale pubblicazione), il sito web che sto provando a costruirmi, un sito che ho realmente costruito e presto sarà online, le immagini da caricare su picasa, tutte le cose da inserire sul forum. Quanto di questo seguirà la lenta migrazione dei file da dimenticare?


giovedì 17 maggio 2012

Lost somewhere

Mi sento un po' una causa persa. Una cosa persa, lasciata lì, in mezzo alla sala, a contemplare le vetrate e quadri brutti.
Un silenzio che non sa farsi eloquente, una voragine sullo sfondo di pensieri altrui.



E tutto ciò però mi lascia un'atmosfera calda, morbida, serena. Sono stupefatta di come l'armonia sia composta anche da pause.

martedì 15 maggio 2012

Altro

quando anche la pioggia è solo una speranza

sabato 21 aprile 2012

Long long time gone


Se è vero - ed è vero - che i ricordi procedono più per odori che per altri sensi, che a un profumo è dato accendere esplosioni cromatiche e sonore
Ecco una mia giornata assolata, leggera e serena, 
Che quasi una lacrima trabocca tanto è pieno di memorie il mio organismo.

venerdì 20 aprile 2012

A reflection

Dita blu - pensieri laccati.
Sto scrivendo più questa settimana di quanto non abbia fatto negli ultimi  mesi.
Problemi in arrivo? Stanchezza e riflessioni. Stanchezza e riflessi.

Oh morbida polisemia su di te mi adagio alla ricerca di significati poetici che non intendevo.
Il dilemma è: quanto so soffocarmi?

giovedì 19 aprile 2012

Bassorilievo

Come mi vedo
dall'esterno
come un pesce che annaspa in cerca d'aria che non può respirare.
Mi sento così piena di me, così ovattata e incerta
da non riuscire a definirmi io stessa.
Mi sento più di quello che mostro e meno di quello che dimostro, un'offuscata maschera immersa in un movimento fasullo.
Nell'eterna mediocrità del non detto straripante di parole inconsistenti.

lunedì 16 aprile 2012

L'immanenza dei sogni

Non sembra, ma non ascolto.
Penso, pondero, rifletto. Le cose concrete non vanno qui, questo è un cassetto di paranoie improbabili e sorrisi nascosti.
Ma più che altro piccoli incubi da esorcizzare, per cui mi sento malefica
Ingiusta e crudele.

Sfogo con parole a me presto incomprensibili - una sfida e una catarsi
Una sfida è una catarsi

O un pesce rosso.

domenica 15 aprile 2012

#perplessa

Sbalzi
e rimbalzi

Una spinta, magari,  per andare avanti

lunedì 9 aprile 2012

Overpresenze


o presenze sovraffollanti
che spuntano dietro le parole e creano una folla
anche quando si dovrebbe essere in due.

giovedì 29 marzo 2012

disconnected by your smile

periodicamente torno sui soliti passi - ai soliti ascolti
al solito malessere


la pressione sembra riuscire a farmi muovere più velocemente
/ almeno finché non esplodo.


Le parole si distanziano _ ma non abbastanza.

e quel che mi hai promesso / spero / possa renderti

libero





quanto è bello sentirti
gridare




Riempi i vuoti di BRividi.

venerdì 16 marzo 2012

Luce

Sole e poi chissà, qualche parola sparsa. Tanti silenzi, in fondo le parole sono sempre più distanti, è come se il silenzio mi fosse entrato dentro (c'è qualcoa che non va?)

Sono sempre stata tendente a rassegnarmi a un ipotetico "si vedrà".

lunedì 5 marzo 2012

trad(uc)endo

“Come, per esempio, sostiene ..” → “Как, например, стал ...”

Certo, стал, passato del verbo to state. Non fa una piega

martedì 28 febbraio 2012

rassegne e rassegnazioni

Un dono, a volte
Una tortura immaginato da altri. E tante parole, che si perdono, l'inutilità degli anni trascorsi che sembrano portare [altrove] in altre direzioni.
Riluttante ad arrivare ad una vera conclusione. Riluttante all'idea di non avere un punto fisso da cui partire. Come se dovessi riscrivere tutto da capo.


Angoli e angolazioni, parole e spiegazioni, *pouf* e vola via.


giovedì 16 febbraio 2012

Sospensioni.

No more promises no more sorrow
No longer will I follow
Can anybody hear me
I just want to be me


[progetti on working.
On walking.]

sabato 28 gennaio 2012

animus fit quiescendo prudentior

Dovrei dovrei dovrei
poi arriva il sonno

venerdì 27 gennaio 2012

Newsletter

e comunicazioni di altro genere che portano alla totale astrazione e disinteresse.

E poi leggere pareri
infinitamente caotici e tremendamente contrastanti.

Vorrei poter avere una chiave per capire a chi porgere l'orecchio. O almeno provare a cifrare messaggi segreti nei miei geroglifici così da dar filo da torcere a chi non mi ascolta.

martedì 17 gennaio 2012

Letargia #2

Restare a letto a pensare al vuoto cosmico ascoltando il vento è un buon modo di procrastinare l'inizio della tragedia conosciuta anche col nome di esistenza.


When all of your wishes are granted
Your hopes will be destroyed

venerdì 13 gennaio 2012

Spine e spinotti


E c'è chi gira in tondo

martedì 3 gennaio 2012

Letargia

Lente le giornate si accumulano in un angoletto. Abbiamo dato una ripulita e buttato via qualcosa, ma siamo già alla fine del terzo ciclo, spremuto e accartocciato
E accantonato.
Non che ne restino poi molti, eppure li lasciamo marcire uno dopo l'altro
Come se non dovessero mai finire.

"Senza un'idea non ci si alza dal letto, purtroppo"